BARI - Due scosse di terremoto con epicentro nell’isola di Cefalonia (Grecia) nel pomeriggio di ieri hanno raggiunto anche buona parte del Sud Italia dove sono state percepite in Puglia nella Calabria jonica, in Sicilia e in altre zone dell’area mediterrane. Diverse le segnalazioni anche a Napoli città, soprattutto da parte di chi abita in collina e ai piani alti. In Puglia le segnalazioni maggiori sono arrivate dalle zone di Lecce, Brindisi e Taranto. In Italia non ci sono stati né danni né feriti.
BRINDISI - Attimi di leggera apprensione nel Brindisino e in particolare nel capoluogo, dove il sisma che ieri pomeriggio ha avuto come epicentro Cefalonia e diverse altre isole Ionie, è stato avvertito distintamente in tutti gli appartamenti dal terzo piano in su. Sono state due le scosse, in rapida successione, ma entrambe sono durante poco: non oltre i cinque secondi. Tanto però è bastato a far giungere una serie di telefonate al centralino dei Vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi, da parte di cittadini che cercavano di saperne di più. Il passo successivo è stato quello della condivisione online della notizia: su facebook, in particolare, si è registrata - nei secondi immediatamente successivi al fenomeno - una rapida impennata da parte dei brindisini che comunicavano l’accaduto, chiedendo al contempo informazioni su dove fosse l’epicentro e se so fossero registrati danni o feriti. Ogni preoccupazione, però, è rientrata nel giro di una manciata di minuti, quando - sempre attraverso Internet - si è saputo che l’epicentro del sisma era stato individuato nell’isola ellenica di Cefalonia dove si sarebbero registrati anche alcuni crolli. Nessun danno, invece, si è registrato a Brindisi e in provincia, dove ai piani più bassi il sisma non è stato neanche avvertito e dove nessun danno a cose o persone è stato registrato. Paradossalmente ha fatto più danni il fortissimo vento di maestrale che, soffiando impetuosamente per l’intera giornata, ha reciso più di qualche antenna televisiva sui terrazzi di alcune palazzine, che non il sisma, avvertito da tanti ma rimasto fortunatamente privo di qualsiasi conseguenza.
LECCE - La Grecia trema e nel Leccese scatta l’allarme con decine di telefonate ai vigili del fuoco. È stato un pomeriggio di paura quello vissuto ieri in molti centri della provincia di Lecce, dove centinaia di cittadini hanno avvertito gli effetti delle forti scosse di terremoto registrate nell’isola di Cefalonia. Un evento sismico che soprattutto nel Capo di Leuca ha fatto tremare le pareti e i pavimenti e fatto oscillare i lampadari, specie negli appartamenti ubicati ai piani superiori. Da Nardò a Galatina, da Gagliano del Capo a Maglie e Castro, passando da Galatone, Alezio, Poggiardo e nella stessa Lecce, le vibrazioni sono state avvertite distintamente. Il centralino dei vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce e dei distaccamenti di Tricase, Maglie, Casarano e Gallipoli è stato preso letteralmente d’assalto, da persone allarmate che chiedevano soprattutto se il fenomeno tellurico possa ripetersi nel Salento. Non sono stati pochi, soprattutto sui social network, a segnalare le paure vissute. «Oddio il terremoto – ha twittato Barbara Icaro da Cutrofiano ieri pomeriggio pochi istanti dopo la forte scossa – stavo seduta sul divano. Aiuto». «Il divano si muoveva – ha postato Gabriella Primordio di Alezio - la scossa di terremoto si è sentita anche qui».
TARANTO - La terra ha tremato anche a Taranto dove l’onda lunga della scossa greca si è fatta sentire in maniera molto intensa. Decine le telefonate giunte ai centralini delle forze dell’ordine e, soprattutto, a quello dei vigili del fuoco. I tarantini hanno chiesto lumi sull’epicentro dopo aver avvertito la scossa. Nessun danno in città e in provincia. Tra i tarantini c’è solo il timore che quella di ieri sia l’inizio di uno sciame sismico. Un effetto del terremoto è stata la condivisione immediata della notizia sui social network. Nei minuti successivi al terremoto sono stati centinaia i «post» scritti su facebook o «twittati» relativi all’argomento. La scossa ha reso più movimentato il tranquillo pomeriggio della domenica dei tarantini, senza creare altri disagi. Stessa reazione, almeno in rete, anche per il secondo terremoto avvertito qualche ora dopo la prima scossa. Un po’ di apprensione e una valanga di commenti su facebook.(fonte: la gazzetta del mezzogiorno.it)
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