Numeri che, per il segretario confederale della Cgil, Elena Lattuada, descrivono “un sistema produttivo letteralmente frantumato per un verso dai colpi della crisi e dall’altra dal non aver messo in campo misure per invertire la tendenza. Il tutto mentre questa situazione si riversa con violenza sulla condizione di centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori che, entrando nel settimo anno di crisi, versano in una condizione digrandissima sofferenza”.
Per Lattuada serve quindi “un netto cambio di passo, l’avvio di un’opera di vera e propria ricostruzione che metta al centro, prima ancora delle regole, interventi che favoriscano processi di riorganizzazione generale dell’economia e della produzione”. Le ore di cassa integrazione complessive, richieste e autorizzate lo scorso anno, risultano essere il terzo peggior risultato dall’inizio della crisi. Con 1.075.862.355 di ore (-1,36% sul 2012), il 2013 si piazza al terzo posto dietro al 1.090.654.222 di ore richieste l’anno precedente e al dato record raggiunto nel 2010, anno d’introduzione della casse in deroga, pari a 1.203.638.249. Nel dettaglio, scorporando le ore di cassa integrazione tra ordinaria (cigo), straordinaria (cigs) e in deroga (cigd), questi i numeri segnati lo scorso anno: 343.544.183 per la cigo (+2,37% sullo stesso periodo del 2012), 458.897.124 per la cigs (+14,64%), 273.421.048 per la cigd (-22,93%).
Continua anche a dicembre la crescita del numero di aziende che fanno ricorso ai decreti di cigs. Nel corso del 2013 sono state 6.838 per un +10,45% sul 2012 e riguardano 12.025 unità aziendali (+9,08% sull’anno passato). Nello specifico si registra sempre un forte aumento dei ricorsi per crisi aziendale, che rappresentano il 56% del totale dei decreti. Diminuiscono le domande di ristrutturazione aziendale e quelle di riorganizzazione aziendale. “Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire nel 2013 e rappresentano solo il 6,81% del totale dei decreti. Un segnale evidente del progressivo processo dideindustrializzazione in atto nel Paese”, segnala lo studio Cgil. Quanto ai dati regionali, secondo la Cgil, è pesante il bilancio per le regioni del nord in termini di ricorso alla cassa integrazione nel 2013. Dal rapporto del sindacato emerge che al primo posto per ore di cig autorizzate c’è la Lombardia con 251.480.693 ore che corrispondono a 120.441 lavoratori.
Quanto ai comparti colpiti, si conferma ancora una volta la meccanica il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione nel corso dall’anno passato. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate da gennaio a dicembre 2013, la meccanica pesa per 366.447.892, coinvolgendo 175.502 lavoratori. Segue il settore delcommercio con 143.493.549 ore di cig autorizzate per 68.723 lavoratori coinvolti e l’edilizia con 124.990.822 ore e 59.862 lavoratori. Per quanto riguarda i lavoratori coinvolti dai processi di cassa nel 2013, considerando un ricorso medio alla cig pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (26 settimane), sono risultati essere 1.030.519 i lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 52 settimane lavorative, si è determinata un’assenza completa dall’attività produttiva per 515.260 lavoratori, di cui 200 mila in cigs e 130 mila in cigd.