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mercoledì 31 ottobre 2018

ALIENI: I SEGRETI DELLA NASA


sabato 27 ottobre 2018

Tracce di attività aliena in Argentina: la bizzarra ipotesi degli ufologi

BUENOS AIRES – Tracce di attività aliena in Argentina: la bizzarra ipotesi degli ufologi. I cacciatori di extraterrestri sono convinti di aver trovato prove di un presunto atterraggio degli alieni sulla Terra.
Tutto è partito da alcune foto diffuse in rete da un giovane di nome Rodrigo, che le ha scattate lo scorso 15 ottobre in un piccolo villaggio chiamato Moquehue, nella parte nord occidentale del Paese. Due immagini separate in cui si vedono alcune misteriose forme disegnate nella neve. 
BUENOS AIRES – Tracce di attività aliena in Argentina: la bizzarra ipotesi degli ufologi. I cacciatori di extraterrestri sono convinti di aver trovato prove di un presunto atterraggio degli alieni sulla Terra.
Tutto è partito da alcune foto diffuse in rete da un giovane di nome Rodrigo, che le ha scattate lo scorso 15 ottobre in un piccolo villaggio chiamato Moquehue, nella parte nord occidentale del Paese. Due immagini separate in cui si vedono alcune misteriose forme disegnate nella neve. In una c’è una specie di stella, nell’altra un vortice.
Come si legge su Express.co.Uk, per gli appassionati di ufologia quei disegni sarebbero stati fatti dagli alieni nel corso di un blitz sul nostro pianeta. A supporto della loro tesi sottolineano che intorno alla stella e al vortice non si vedono impronte umane. La conferma arriva però solo da Rodrigo, che ha dichiarato al quotidiano locale LM Neuquén: “Le loro dimensioni e la loro perfezione erano straordinarie. Non ho mai visto niente di simile. Sono rimasto sorpreso dal fatto che non ci fossero impronte nelle vicinanze (…) Credo all’esistenza degli UFO, forse erano loro”. Sebbene non ci sia una spiegazione “terrena” per quelle forme disegnate sul suolo semi innevato, non è da escludere che siano solo frutto di un racconto fantasioso del giovane. Il fatto che non ci siano orme nei dintorni è qualcosa di non verificabile se non affidandosi alle parole dello stesso Rodrigo.
Certo è che l’Argentina ha un rapporto speciale con gli ufologi. Nella terra dei gauchos è stato costruito un ovniport, un aeroporto per alieni. Si racconta che sia stato finanziato da un turista svizzero, Werner Jaisli, appassionato di UFO. La struttura ricorda un sole, con all’interno un cerchio, che a sua volta contiene un’altra stella. I raggi sono 36 e misura 48 metri di diametro. Dell’uomo non si hanno più notizie da tempo, ma il risvolto positivo è che Cachi, dove è stato costruito l’ovniport, è diventata una meta turistica per gli chi ama UFO e alieni

mercoledì 24 ottobre 2018

Gli alieni esistono, parola di Stephen Hawking

È di prossimo uscita "Brief Answers to the Big Questions", il libro postumo di Stephen Hawking: il fisico teorico, cosmologo, fisico matematico e astrofisico più importante dell'ultimo secolo e morto lo scorso marzo.
Lo scritto, a cura di familiari e collaboratori e presentato dalla figlia Lucy, è un compendio di risposte e teorie nei confronti dei grandi quesiti esistenziali. Convinzioni, dati, ricerche e molto altro che lo scienziato ha indagato con accuratezza, in risposta alle molte domande che lo hanno inseguito e gli sono state rivolte durante la sua lunga carriera.
E tra gli argomenti più salienti non poteva mancare la figura di Dio e le prove della sua esistenza: "Siamo tutti liberi di credere ciò che vogliamo, ed è mia opinione che la spiegazione più semplice sia che non c'è Dio. Nessuno ha creato l'universo e nessuno è il regista del destino. Questo mi porta a una profonda comprensione: non ci sono probabilmente neanche il Paradiso e l'aldilà. Penso che la credenza nell'aldilà sia solo un pio desiderio".
La credenza comune è sempre stata quella di identificare Dio come creatore e regista del tutto, quindi anche responsabile delle disabilità e delle malattie, una sorta di maledizione da parte dell'altissimo verso gli uomini. Stephen Hawking, vittima della sclerosi laterale amiotrofica che ne ha condizionato l'intera esistenza, ha sempre accantonato questa ipotesi religiosa affidando al Big Bang il compito della nascita dell'universo e, probabilmente, anche di molteplici forme di vita intelligente aliena. Infatti a riguardo l'uomo è sempre stato possibilista, specificando che: "Ci sono forme di vita intelligenti là fuori e dobbiamo essere cauti nel riferirne, se non altro fino a quando non ne sapremo di più".
Nel libro si parla anche della possibilità di viaggiare nel tempo, magari tra un centinaio di anni, ma anche della sopravvivenza del Pianeta . Una teoria possibile dove lo studioso però aveva concentrato l'attenzione sull'odierno ordine mondiale, molto differente da quello che potrebbe caratterizzare il futuro. E proprio per quanto riguarda quest'ultimo, e la sua previsione, Stephen Hawking aveva espresso perplessità: la fisica e le sue leggi potrebbero rendere possibile il tutto, ma la realizzazione risultare troppo ostica e difficile. Quello che secondo lo studioso potrebbe diventare realtà, nei prossimi cento anni, sarà la possibilità di viaggiare all'interno del Sistema Solare, con maggiore rapidità rispetto a quanto accade oggi.
FONTE: ILGIORNALE.IT

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