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venerdì 2 novembre 2018

Allagamenti e metro chiuse. A Roma e nel Lazio è allerta arancione

Allagamenti a Roma per l'ondata di pioggia caduta nelle scorse ore nella Capitale. In serata sono state riaperte due delle tre stazioni della Metro A chiuse per danni da maltempo. A quanto fa sapere InfoAtac in particolare sono tornate operative le stazioni di Lucio Sestio e Numidio Quadrato, mentre è ancora out Porta Furba. Riaperta anche la stazione Graniti della Metro C.
Intanto per la giornata di domani nel Lazio è scattata l'allerta arancione con criticità idraulica moderata e criticità idrogeologica per temporali moderata sin dalle prime ore del giorno e per le successive 12-18 ore. Lo dice il bollettino del Centro funzionale dell’Agenzia regionale di Protezione civile, che ha quindi inviato una comunicazione a prefetti, sindaci e anche all’Acea in cui si raccomanda di adottare tutte le misure preventive con lo scenario di criticità idrogeologica e idraulica. Lo riferisce la Protezione civile del Lazio. Il bollettino è stato seguito da un allertamento del Sistema di Protezione Civile con fase di pre-allarme dalle prime ore di domani mattina e per 12-18 ore su tutte le zone di allerta del Lazio. La previsione è basata su una stima dei quantitativi di pioggia previsti dalle prime ore della giornata sull’intero territorio della regione che, messe in relazione con gli effetti idraulici e idrogeologici delle piogge degli scorsi giorni, evidenziano uno scenario di particolare criticità.
FONTE: ILTEMPO.IT

sabato 27 ottobre 2018

Torna l'ora solare: lancette indietro nella notte tra sabato e domenica

Dopo sette mesi di ora legale, domenica 28 ottobre tornerà l'ora solare: alle ore 3.00 si dovranno spostare un'ora indietro le lancette degli orologi.  L'ora legale sarà di nuovo in vigore dal prossimo 31 marzo 2019.
Secondo le stime preliminari registrate da Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, dal 25 marzo 2018, grazie proprio a quell'ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l'uso della luce artificiale, l'Italia ha risparmiato complessivamente 554 milioni di kilowattora (quanto il consumo medio annuo di elettricità di circa 205 mila famiglie), un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 290 mila tonnellate. Considerando che nel periodo di riferimento un kilowattora è costato in media al cliente domestico tipo circa 20 centesimi di euro al lordo delle imposte, il risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2018 è pari a circa 111 milioni di euro.
Nei mesi di aprile e ottobre, prosegue Terna, si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. Ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più "corte" in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell'intero periodo. Spostando in avanti le lancette di un'ora, quindi, si ritarda l'utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono più lunghe rispetto ad aprile, l'effetto "ritardo" nell'accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità. Dal 2004 al 2018, secondo i dati elaborati da Terna, il minor consumo di elettricità per il Paese dovuto all'ora legale è stato complessivamente di circa 9 miliardi e 100 milioni di kilowattora (quantitativo equivalente alla richiesta di energia elettrica annua di una regione come la Sardegna) e ha comportato in termini economici un risparmio per i cittadini di circa 1 miliardo e 545 milioni di euro.

Tracce di attività aliena in Argentina: la bizzarra ipotesi degli ufologi

BUENOS AIRES – Tracce di attività aliena in Argentina: la bizzarra ipotesi degli ufologi. I cacciatori di extraterrestri sono convinti di aver trovato prove di un presunto atterraggio degli alieni sulla Terra.
Tutto è partito da alcune foto diffuse in rete da un giovane di nome Rodrigo, che le ha scattate lo scorso 15 ottobre in un piccolo villaggio chiamato Moquehue, nella parte nord occidentale del Paese. Due immagini separate in cui si vedono alcune misteriose forme disegnate nella neve. 
BUENOS AIRES – Tracce di attività aliena in Argentina: la bizzarra ipotesi degli ufologi. I cacciatori di extraterrestri sono convinti di aver trovato prove di un presunto atterraggio degli alieni sulla Terra.
Tutto è partito da alcune foto diffuse in rete da un giovane di nome Rodrigo, che le ha scattate lo scorso 15 ottobre in un piccolo villaggio chiamato Moquehue, nella parte nord occidentale del Paese. Due immagini separate in cui si vedono alcune misteriose forme disegnate nella neve. In una c’è una specie di stella, nell’altra un vortice.
Come si legge su Express.co.Uk, per gli appassionati di ufologia quei disegni sarebbero stati fatti dagli alieni nel corso di un blitz sul nostro pianeta. A supporto della loro tesi sottolineano che intorno alla stella e al vortice non si vedono impronte umane. La conferma arriva però solo da Rodrigo, che ha dichiarato al quotidiano locale LM Neuquén: “Le loro dimensioni e la loro perfezione erano straordinarie. Non ho mai visto niente di simile. Sono rimasto sorpreso dal fatto che non ci fossero impronte nelle vicinanze (…) Credo all’esistenza degli UFO, forse erano loro”. Sebbene non ci sia una spiegazione “terrena” per quelle forme disegnate sul suolo semi innevato, non è da escludere che siano solo frutto di un racconto fantasioso del giovane. Il fatto che non ci siano orme nei dintorni è qualcosa di non verificabile se non affidandosi alle parole dello stesso Rodrigo.
Certo è che l’Argentina ha un rapporto speciale con gli ufologi. Nella terra dei gauchos è stato costruito un ovniport, un aeroporto per alieni. Si racconta che sia stato finanziato da un turista svizzero, Werner Jaisli, appassionato di UFO. La struttura ricorda un sole, con all’interno un cerchio, che a sua volta contiene un’altra stella. I raggi sono 36 e misura 48 metri di diametro. Dell’uomo non si hanno più notizie da tempo, ma il risvolto positivo è che Cachi, dove è stato costruito l’ovniport, è diventata una meta turistica per gli chi ama UFO e alieni

Corona-Blasi, Signorini: dopo lite Fabrizio ha distrutto camper Mediaset

«Fabrizio Corona ha distrutto il camper della produzione fornito da Mediaset». Alfonso Signorini rivela un incredibile dietro le quinte dopo la lite in diretta al Grande Fratello Viptra l'ex paparazzo e Ilary Blasi. «Calci e pugni, dettati dalla rabbia e dalla impossibilità di difendersi», si legge su Chi. 
«Scateno l'inferno», promette l'ex paparazzo nella sua storia Instagram. Ma poi, strando a quanto rivelato da Chi, l'inferno lo ha scatenato subito, sul posto. Troppo grande, per uno abituato a tenere in mano i fili come lui, l'umiliazione di essere zittito da Ilary Blasi. La conduttrice, infatti, forte anche del fatto che il suo microfono in studio fosse a un volume più alto rispetto a quello di Corona, lo ha sopraffatto e ha quando ha deciso di chiudere ha chiuso senza tante cerimonie. 


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