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martedì 28 gennaio 2014

Scandalo Inps, l'indagato Mastrapasqua: "non mi dimetto"

Amministra l'Inps e altre 24 società pubbliche e private. Guadagna (almeno) 1 milione e 300 mila euro l'anno ed è ora indagato per i rimborsi illeciti all'ospedale israelitico, dove è direttore generale.

IL SALOTTO DEI SALOTTI. Ma, soprattutto, Antonio Mastrapasqua, presidente Inps e vice di Equitalia, stringe mani, brinda, chiacchiera e «vede gente», direbbe Nanni Moretti, alle serate del Circolo Canottieri Aniene, il salotto dei salotti della Capitale, dove il padrone di casa è Giovanni Malagò, presidente del Coni oltre che del circolo mondan-sportivo, grande amico di Letta zio (Gianni) e praticamente di tutta la Roma che conta: dal banchiere Cesare Geronzi fino a Walter Veltroni.

LA GRANA MONTI. È qui la chiave del potere del signore della previdenza, l'uomo che, accusa oggi l'ex ministro Elsa Fornero, il governo Monti e il parlamento hanno cercato, inutilmente, più volte di rimuovere o perlomeno di limitare nella sua infinita libertà d'azione.

Il Circolo dei potenti: la regia di Malagò e l'amicizia con Gianni Letta

Mastrapasqua è un fiscalista, un prezioso esperto di tasse e previdenza che tutti vogliono alla propria corte per far quadrare bilanci e conti con il fisco e la previdenza.
E la Canottieri Aniene è il luogo prediletto degli scambi romani: sotto l'accorta regìa di Mago Malagò le serate sono sempre importanti e affollate, ma solo dalla gente 'giusta'.

DA 54 A 25 POLTRONE. In quel momento, le poltrone di Mastrapasqua tra enti pubblici e società private erano 54, scesero più tardi a 38 e oggi 'solamente' a 25.
Il manager di larghe intese riuscì velocemente a stabilire un record: nel 2010 chiuse per la prima volta in rosso il bilancio dell'Inps dopo 10 anni in attivo.

IL 'RICATTO' DI CICCHITTO. Quando Berlusconi fu costretto a lasciare il posto a Mario Monti, si aprì lo scontro sul presidente Inps. Il Professore e Fornero avrebbero voluto cacciarlo, ma Gianni Letta gli alzò attorno un solido muro di protezione: spettò al capogruppo Pdl Fabrizio Cicchitto, vecchio socialista craxiano maestro di politica, di nomine e intrighi, spiegare a Monti che se saltava Mastrapasqua, saltava anche il governo dei tecnici.


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